01/06/11

PNS Vino - Contributi alle imprese produttrici di vino – 15-06-11

La Regione Sardegna, nell’ambito del Programma Nazionale di Sostegno del settore del vino, ha attivato la misura “Investimenti” che prevede un aiuto ai produttori di vino della regione Sardegna concesso sotto forma di finanziamento per la realizzazione di investimenti materiali e/ immateriali in impianti di trasformazione, infrastrutture vinicole e commercializzazione del vino col fine di favorire il miglioramento del rendimento globale dell’impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato e di raggiungimento di una maggiore competitività.
In particolare, sono ammissibili al finanziamento i progetti relativi a uno o più dei seguenti aspetti:
- produzione e/o commercializzazione dei prodotti;
- sviluppo di nuovi prodotti, trattamenti e tecnologie connesse.

Possono beneficiare dell’aiuto i soggetti operanti sul territorio regionale ed in particolare:
- imprenditori agricoli singoli e associati ai sensi dell’art. 2135 del codice civile;
- le microimprese, le piccole e medie imprese la cui attività principale sia la produzione di vino.

L’intensità degli aiuti è fissata nella percentuale del 40% della spesa riconosciuta ammissibile, sotto forma di contributo a fondo perduto. La restante parte, non coperta dal finanziamento pubblico, sarà a totale carico dei beneficiari.
Sono considerate ammissibili le attività e le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di aiuto in formato cartaceo.

Per accedere al contributo i richiedenti devono essere impegnati in una o più delle seguenti attività:
1. la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da essi stessi ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
2. l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
3. in via prevalente, l’elaborazione, l’affinamento ed il successivo confezionamento del vino acquistato, ai fini della sua commercializzazione.

Non sono ammessi soggetti che effettuano a qualsiasi titolo la sola commercializzazione del vino finito.

I richiedenti devono, inoltre, dimostrare che gli investimenti migliorano il rendimento globale dell’impresa, attraverso la presentazione di una relazione contenente i motivi per i quali si intende realizzare l’intervento proposto in relazione alla realtà produttiva dell’impresa nonché le aspettative di miglioramento in termini di competitività.

I programmi di investimento ammissibili devono essere relativi a:
A) Investimenti sull’e-commerce - social commerce:
- investimenti materiali e immateriali per la creazione di una cantina virtuale per favorire l’incontro tra l’offerta e la domanda;
B) Realizzazione show-room e negozi esperenziali;
- investimenti materiali e immateriali per la creazione di spazi per la commercializzazione dei vini in modo tradizionale e/o innovativo;
C) Acquisto di contenitori in legno e piccoli vasi vinari con capienza fino a 50 hl:
- investimenti materiali per l’acquisto di contenitori per migliorare il rendimento globale dell’impresa.
D) Realizzazione di laboratori e della relativa strumentazione per il controllo della qualità dei prodotti vitivinicoli;
- implementazione di sistemi di qualità e tracciabilità di processo e di prodotto;
- investimenti per l’acquisto di beni materiali e immateriali e di tutta la strumentazione per potere effettuare il controllo della qualità dei prodotti vitivinicoli;.
- acquisto di macchinari ed attrezzature per il campionamento, l’analisi, la gestione e la distribuzione dei prodotti vitivinicoli per l’adozione di sistemi di qualità e tracciabilità di processo e di prodotto;

Per tutte le operazioni sono finanziabili le spese generali strettamente collegate alle spese relative
agli investimenti del progetto.

In via generale le spese ammissibili sono le seguenti:
a) costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili;
b) l’acquisto o il leasing con patto di acquisto di macchine e attrezzature nuove, compresi i programmi informatici, fino a un massimo del loro valore di mercato; gli altri costi connessi al contratto di leasing (interessi, costi di rifinanziamento degli interessi, spese generali, oneri assicurativi, ecc.) non costituiscono spese ammissibili;
c) spese generali collegate alle spese di cui alle lettere a) e b), come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, studi di fattibilità, acquisizione di brevetti e licenze.
Sono ammissibili anche i costi per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie che riguardano operazioni preliminari come la progettazione, lo sviluppo e il collaudo di prodotti, processi e tecnologie, nonché investimenti materiali e/o immateriali ad essi connessi, precedenti all’uso commerciale dei nuovi prodotti, processi e tecnologie.

A titolo di esempio le spese ammissibili a sostegno comprendono la costruzione e ristrutturazione di show room, l’acquisto di contenitori in legno (barriques) e piccoli vasi vinari, l’acquisto di attrezzature informatiche (computer, stampanti, fax, ecc) e dei relativi programmi, la creazione e l’aggiornamento di siti internet, l’acquisto di attrezzature ed arredi per l’allestimento dei punti vendita aziendali ed extra aziendali, l’acquisto della strumentazione per il controllo della qualità dei prodotti vitivinicoli, l’acquisto di attrezzature e impianti per l’implementazione di sistemi di tracciabilità di processo e di prodotto.
Le spese generali, saranno riconosciute fino alla concorrenza del 10% del costo totale degli investimenti realizzati. Nel caso di progetti che prevedono la sola fornitura di attrezzature e macchinari le spese generali saranno riconosciute fino alla concorrenza del 5%. Tra le spese generali verranno riconosciute le spese tecniche di progettazione e realizzazione di progetto (es. onorari di professionisti e consulenti, studi di fattibilità connessi col progetto presentato, l’acquisto di brevetti e licenze).

Nella valutazione dei progetti saranno assegnati dei punteggi di merito inerenti le caratteristiche del proponente, che devono essere possedute in sede di presentazione della domanda:
- Imprenditore agricolo di età inferiore a 40 anni la cui attività sia iniziata da non oltre 5 anni;
- Imprenditrice agricola;
- Azienda che aderisce a consorzi di tutela
- Produzione di vini DOP e IGP per almeno il 50% della materia prima trasformata (media dell’ultimo triennio)

Ai fini dell’attribuzione del punteggio previsto per l’età, il richiedente deve avere età compresa tra 18 e 40 anni; nel caso di richiedenti associati l’età anagrafica da considerare è quella del rappresentante legale.
Per l’attribuzione del punteggio per imprenditrice agricola il richiedente deve essere donna; in caso di società di persone e cooperative: le donne devono essere in numero superiore al 50% della compagine sociale; in caso di società di capital le donne devono essere detentrici dei 2/3 del capitale e 2/3 dell’organo di amministrazione.

Le domande dovranno pervenire all'organo competente entro il 15-06-11.
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